SERVIZI DI ASSISTENZA AGLI ANIMALI D'AFFEZIONE

I requisiti necessari per adottare uno dei nostri animali.

Se ti stani chiedendo se hai i requisiti necessari per adottare un animale, sei capitat* nel posto giusto!


In questo articolo ti parlerò dei requisiti necessari per diventare uno dei nostri adottanti e del perché alcune persone si vedono continuamente rigettate le loro proposte di adozione, non solo da parte nostra ma anche dai canili comunali.


PREMESSA.


 Prima di chiederti se hai i requisiti necessari per adottare uno dei nostri animali, vorrei che tu, possibile futuro adottante, sia sicuro al 100% di voler compiere questo passo e che tu abbia ben chiaro cosa stai cercando, quali sono le tue aspettative nei confronti dell'animale che ospiterai e ricordati che l'adozione è un fattore che riguarda TUTTA LA TUA FAMIGLIA.


 A tal proposito condividerò l'appello di una nostra volontaria:


" CARISSIMI futuri adottanti o presunti tali,

vi invito a leggere queste poche righe, partorite di getto, prima di digitare quelle sparute cifre che separano la vostra strada dalla mia.

1. E' vivamente consigliato parlare in famiglia della volonta' di accogliere un quattro zampe, sentire i pareri di tutti i membri, operare un confronto illuminante e, obbligatoriamente, arrivare all' unanimita'.

2. Occorre poi valutare con attenzione lo stile di vita che si conduce, le rinunce che si e'  disposti a fare, il  tempo che si potra' dedicare all' animale.

3. Una volta raggiunto un compromesso favorevole al benessere del quadrupede, anche sulla base di necessita' e caratteristiche individuali, si possono iniziare a vagliare le diverse proposte presenti sui vari portali di adozione.

4. Solo con questi presupposti, unitamente a una maturata presa di coscienza del significato di 'ADOZIONE', si da' inizio alla ricerca del cagnolino piu' adatto alle vostre esigenze e, se avete individuato tra quelli che stallo, il peloso che vi ha fatto perdere la testa, vi autorizzo a contattarmi.

5. Durante l' incontro conoscitivo, mi auguro non abbiate la pretesa di illudervi che l' animale vi saltera' addosso o iniziera' a scodinzolare come se non ci fosse un domani, perche' in questo delicato momento devono prevalere sensibilita' ed EMPATIA, vostre ovviamente.

6. Nel corso del viaggio di ritorno verso casa, considerate anche la possibilita' che nel nuovo contesto il piccolo possa sporcare, non mangiare, nascondersi, guaire, abbaiare. Se sperate che dopo poche ore gia' vi diletti con un' esibizione di agility,  beh, forse non siete ancora pronti.

Se avete  giudicato severamente questo scritto, apostrofandolo come pregno di ovvieta', sono disponibile a conferire con voi, se invece vi ho offerto anche solo uno spunto di riflessione, allora datevi altro tempo.

UBI MAIOR MINOR CESSAT "

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Prima di iniziare ed andare all’elenco dei requisiti, vorrei spendere due parole sul perché vi siano questi requisiti e da chi sono stati stabiliti. 


Esistono, purtroppo, realtà che non tengono in considerazione alcun fattore e associazioni o canili che affidano gli animali che hanno in custodia senza alcuna verifica preliminare del soggetto richiedente; non hanno requisiti, non fanno colloqui preliminari, non fanno visite di pre-affido, non aiutano gli adottanti nel post adozione, non danno alcun feedback gestionale o comportamentale e non si riprendono indietro gli animali se qualcosa va storto… 


NOI NON OPERIAMO COSì.


L’adottante che si interfaccia con la nostra realtà riceve un quadro informativo completo sull’animale per il quale fa richiesta (stato di salute, descrizione comportamentale, compatibilità, esigenze di mantenimento, alimentazione, redazione della documentazione, consulenze gestionali pre e post adozione), ma al contempo deve dimostrare di essere la persona giusta per quell’animale! 

Proprio perché conosciamo molto bene il carattere, il costo di mantenimento, lo stato di salute, la fisicità dei nostri animali, siamo in grado di valutare le eventuali incompatibilità già durante le primissime fasi di selezione degli adottanti.


I REQUISITI BASE necessari per adottare un qualsiasi animale: 


  1. Avere una fissa dimora.
  2. Avere una fonte di reddito (i sussidi statali non sono una fonte di reddito).
  3. Avere lo spazio adatto alla specie ed alla razza.
  4. L’unanimità famigliare.


ALTRI REQUISITI caso specifici:


  1. L’età dell’adottante deve essere idonea alla richiesta, nello specifico: 


  • l’adottante deve essere maggiorenne;
  • se l’adottante è anziano (+ 65) può adottare solo animali anziani e uno dei figli o nipoti dovrà assumersi la responsabilità di prendere in carico l’animale in caso di malattia o decesso dell’adottante. 


2) L’ubicazione e la casa dell’adottante devono essere idonei ad ospitare l’animale per il quale si fa richiesta. Alcuni esempi: 


  • non vengono affidati cani di tipo nordico (husky, malamute, laika, ecc) in località calde (sud Italia ed altri paesi caldi), per ovvie ragioni (se vuoi saperne di più, leggi l’articolo dedicato); 
  • non vengono affidati cani pastore di grossa taglia (maremmani, caucasici, pirenei, ecc) in appartamenti, nel bel mezzo di una metropoli e magari con nuclei numerosi, perché questa soluzione non rispetta le necessità peculiari di queste razze; 
  • non vengono affidati cani a pelo raso, di corporatura esile, anziani e a rischio di problemi del sistema muscolo-scheletrico in case con giardino nelle quali vivrebbero perennemente fuori;
  • non vengono affidati animali in appartamenti molto piccoli e in evidente stato di degrado, specie se la famiglia è già numerosa;  
  • non vengono affidati cani e gatti a persone in affitto senza un consenso del proprietario di casa*;
  • non vengono affidati cani e gatti in case con giardino senza un’adeguata recinzione che impedisca la fuga degli animali;


3) Il numero di componenti del nucleo famigliare e la sua tipologia devono essere adeguati al soggetto:


  • non vengono affidati animali con evidenti e/o pregressi problemi di aggressività a famiglie con bambini;
  • non vengono affidati cani con uno spiccato istinto predatorio a famiglie con altri animali e bambini piccoli;
  • non vengono affidati animali a persone con evidenti problemi di “accumulo” di animali;
  • non vengono affidati animali con problemi di salute a famiglie con problemi economici;
  • non vengono affidati soggetti “asociali” a famiglie con altri animali della stessa specie in casa o famiglie troppo numerose;
  • non vengono affidati animali molto socievoli e dinamici a persone single che, per altro, stanno fuori casa tutto il giorno;
  • non vengono affidati animali di specie incompatibile con quella già presente a casa dell’adottante (es: conigli in case con serpenti);
  • Non vengono affidati animali se in casa sono già presenti soggetti con problemi di socialità (es. gatti molto territoriali e asociali o cani non socializzati che hanno problemi nel relazionarsi con gli altri).


4) Le competenze/capacità dell’adottante devono essere adeguata al soggetto:


  • non vengono affidati animali con problemi caratteriali a persone senza esperienze pregresse nella gestione della specie;
  • non vengono affidati molossi a persone senza esperienza pregressa nella gestione di questa tipologia di cane e che si rifiutano di fare il patentino;
  • non vengono affidati cani che necessitano di tanto movimento a persone con problemi motori;
  • non vengono affidati animali a persone in stato terminale senza un impegno da parte della famiglia di occuparsi dell’animale in caso di decesso dell’adottante e della progressione della malattia;
  • non vengono affidati cuccioli a famiglie con neonati e senza esperienza pregressa.


Da chi sono stati stabiliti questi requisiti? 


Dal buon senso dei volontari che, quotidianamente ed instancabilmente danno anima e corpo (oltre che soldi) per garantire agli animali in difficoltà una vita dignitosa e che grazie ad anni di esperienza sanno prevedere le difficoltà che possono insorgere evitando agli animali inutili spostamenti ed ulteriori traumi.



* La legge n. 220/12 chiamata “Riforma del condominio” stabilisce che i regolamenti condominiali non possono vietare ai proprietari delle singole unità immobiliari di godere della compagnia di un animale domestico all’interno della singola proprietà; tuttavia quando si tratta di un locale una affitto il proprietario del locale può vietare agli affittuari di introdurre gli animali nell’abitazione tramite una clausola al momento della stipula del contratto. Seppur vero che in mancanza di questa clausola scritta nel contratto il proprietario dell’immobile non potrebbe sfrattare la famiglia con questa causale, è anche vero che può decidere di non rinnovare il contratto o in ogni caso fare richiesta di cessazione dell’affitto prima della fine del contratto. Per questa ragione è essenziale che vi sia una comunicazione da parte della famiglia affittuaria che intende adottare un animale ed un esplicito consenso da parte del proprietario dell’immobile.


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